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Una esperienza di lavoro al negozio di mia sorella





Mi chiamo Marzia e ho un diploma da estetista. Premetto che ho seri problemi di memoria quindi cercherò di raccontare la mia esperienza lavorativa al negozio di forniture per parrucchieri ed estetista di mia sorella al meglio che posso. Prima del periodo natalizio mio cognato, anche lui proprietario e lavoratore al negozio, mi chiese se, nel mese di dicembre fino al 24, visto che ci sarebbero stati molti più clienti, mi sentissi di andare a dare una mano per mezza giornata per controllare che non ci fossero furti nella calca natalizia. Ho accettato anche se avevo paura di stare male e di non essere in grado. In ogni caso il 30 novembre ho iniziato ad aiutarli.

Ero sempre puntualissima sull'orario di lavoro, anzi, arrivavo anche prima, cosa che comunque ho proprio di carattere. Mia sorella mi disse di andare al lavoro "truccata", dato che avrei incontrato il pubblico.

In quel mese di lavoro non ho solo controllato ma pure servito, fatto pacchetti, aiutato a mettere a posto la merce che, quasi ogni giorno, veniva consegnata al negozio. Dei giorni ero più spedita, degli altri avevo momenti di confusione. La sera arrivato distrutta ma ero anche contenta di essere stata utile e di aver condiviso del tempo con mia sorella, mio cognato e i miei due nipoti.

Erano molti anni che non stavo in un negozio e, anche per i miei problemi di salute, avevo detto a mia sorella di non volere soldi. Anche perché penso di non esserle stata mai abbastanza accanto come sorella. Questo periodo di lavoro insieme è stato anche un modo per farle sentire che stavolta io c'ero, in un momento di suo bisogno.

Concludo dicendo che, nonostante nell'ultimo periodo di lavoro non stessi per niente bene, avendo crisi di pianto anche al negozio, mia sorella, mio cognato e i miei nipoti - oltre una borsa - per Natale mi hanno anche dato dei soldi come riconoscimento del lavoro svolto. Una bustina regalo con un meraviglioso bigliettino d'auguri che, mentre leggevo, mi sono anche commossa. C'era scritto che mi ringraziavano tanto per il grande aiuto dato, che mi volevano bene e che, anche per loro, è stato un modo per viverci di più. Io li ringrazio per la fiducia e l'opportunità. Mi sono sentita parte della loro famiglia leggendo quel biglietto.

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