Racconto di un viaggio. Io e mia madre
- blogct1950
- 19 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 23 lug

Io e mia madre abbiamo deciso (per la terza volta) di fare un viaggio insieme. Abbiamo inaugurato così quella che è diventata un’allegra tradizione. Infatti mentre siamo in viaggio ci dimentichiamo di essere madre e figlio sempre in litigio e andiamo invece molto d’accordo. Le tappe di questo viaggio ci hanno portato a Bologna, dove abbiamo girato con una guida che ci ha spiegato molte cose sulla città. Poi siamo tornati in albergo e il giorno dopo siamo partiti alla volta della Francia passando e pranzando in Svizzera. Poi una volta arrivati in Francia siamo stati sommersi di novità francesi, alla ventura in un posto dove non si parla italiano, e non ho un francese fluente(però parlo l’inglese). Era un viaggio di gruppo, con un accompagnatore quindi non avevamo problemi nelle fasi organizzative , del viaggio vero e proprio. Così mi sono trovato a fare da traduttore a mia madre che non parlava né inglese né francese. E’ bello stare con qualcuno che ti vuole bene, ma con cui normalmente non vai d’accordo, e ritrovarsi insieme a lei in situazioni in cui la normalità viene stravolta, facendo spazio a quotidianità mai sperimentate, che abbattono quella normalità che non abbiamo mai sopportato. E questo, resta. Restano poi (sul frigorifero) le calamite dei posti dove sono stato: Ribeauville, Riquewihr, Colmar e Strasburgo. Invece resta nell’anima di essere in Armonia con mia madre in una zona di confine tra Germania e Francia dove probabilmente non tornerò mai più. Questo porto con me dal mio viaggio in Alsazia.