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Due crani

Aggiornamento: 23 lug


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Ho messo con B. il confine più difficile che potessi mettere.


Non posso più vivere nella sua testa per scappare dalle brutte esperienze sessuali e dal terrore della pornografia, che per me, per qualche motivo, sono diventati la stessa cosa. Gliel'ho detto oggi, che non può più dipendere da lui la mia responsabilità di sentirmi protetta. Due crani, glielo dicevo tante volte ed oggi è significato questo.


Non so dire quanto B. adesso mi faccia paura, so dire solo che sono terrorizzata, e ho difficoltà a sentire la terra sotto i piedi.


Mi sforzo, devo stare nel presente, devo toccare gli oggetti tante volte per dirmi che adesso sono qui. Sono nel presente.


B. è stato il secondo ragazzo nel quale sono entrata nella testa, il primo è stato C ma lì il mondo era orribile. Entrare nella testa di C fu significato fare il mio primo ricovero e la mia prima "psicosi". Entrare nella testa di B. è significato uscirne.


Oggi siamo due crani e non mi può più proteggere dagli orrori che ho vissuto. Non può più. Mi sembra di tornare ad anni fa, quando le brutte esperienze erano appena successe, ed anche lì, avevo difficoltà a sentire la terra sotto i piedi.


Ho iniziato a prendere più spesso le goccine al bisogno, mi gira la testa, e ho spesso la nausea.


Ho paura di sentire il mio corpo nello spazio e sentire che il mio corpo è mio.


Mi muovo lenta, disorientata, circospetta, ed solo l'acqua mi calma.


Due crani, significa rivivere tutto questo.

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