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Picasso. Un uomo promotore di cambiamento

Aggiornamento: 23 lug


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Il cambiamento è un passaggio di stato. Una cosa, o in questo caso persona, che era fatta in una maniera diventa in un’altra. E Picasso è stato nel suo tempo un innovatore, che si è innovato varie volte, sia per poter star al passo con i tempi, ma anche per sorpassarli e spingersi nel futuro senza paura di cambiamenti e novità. Ha saputo imbrigliare una sua visione del mondo che ha restituito intatta fino a oggi e che vivrà quanto vivranno le sue opere. In tarda età ha scoperto l’arte della ceramica con cui ha prodotto molto. Il fatto di scoprire una nuova forma d’arte per un’artista identifica una grande ricerca e una grande curiosità che non si spegne con l’età. Picasso è stato un uomo che è sempre stato vitale. La sua arte è una rappresentazione fedele di questa vita dedicata alla produzione di opere che restano segni di una mente fuori dal comune. In una sua citazione egli dice “mi è servita una vita per imparare a dipingere come un bambino”. Picasso nasce come un pittore fuori dal comune ma deve la sua fama alle correnti artistiche del 1900 che si andranno a sviluppare nei primi decenni di quel secolo e che avranno in Picasso uno dei massimi esponenti.

Aveva molti difetti, era molto arrogante e presuntuoso, cercava solo il proprio interesse, ma di lui è rimasta la sua arte che oltrepassa la fama della sua persona. Quando crei centinaia di opere nessuno guarderà mai quanto stronzo sei, ma guarderanno le opere, e da lì dedurranno che persona sei. Così Picasso è una persona meravigliosa, molto profonda e sensibile. Io non so se è così o non è così, non avrò mai modo di incontrare Picasso per poterlo conoscere, ma ringrazio l’estrema varietà dell’umanità che può produrre sì una persona arrogante, ma anche un artista che ha cambiato per sempre e ha ispirato generazioni di artisti verso un’eccellenza, l’eccellenza che era Picasso.   

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