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Inception. Cos'è "sogno"?



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Qual è la tangente tra realtà e sogno, qual è il momento che i due divergono e devono divergere, ed è possibile che si possano scambiare l’uno con l’altro?

Inception, il film che abbiamo visto noi ospiti di comunità Urbania, affronta diverse tematiche tutte collegabili con la psiche e quanto essa possa venire elaborata dal contenuto onirico.

Ma non sono uno psicologo per cui prendo in prestito la parola onirico derivata dal greco “oνειρως” che significa semplicemente "sogno", e lo tratto come se fosse un argomento semplice, mentre invece è molto complesso e articolato.

Quello di cui voglio parlare ha più senso nella filosofia che nella psicologia.

Infatti a me non interessa scavare nel contenuto dei sogni per elaborarli ma invece mi interessa capire se, nei sogni, ci possiamo perdere dentro agli infiniti labirinti della nostra mente; come avviene nel film.

Parlo sia dei sogni da sveglio che dei sogni che facciamo mentre dormiamo perché dal punto di vista filosofico sono la stessa cosa.

Io, parlando personalmente, posso dire di non avere esperienza recente di sogni nel dormire. Questo perché uno dei farmaci che prendo mi separa indissolubilmente dal mondo onirico. Almeno questo è l’effetto collaterale che sperimento io.

Ho dei sogni nel cassetto, ma non mi perdo in essi e finché restano nel cassetto ne tengo traccia e a volte faccio ordine. Sono dei desideri che vorrei diventassero realtà. Come diceva Shakespeare “siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni”. Vorrei fosse così anche nella mia realtà ma nonostante questo non faccio confusione. Gli altri ospiti della comunità come Serena evidenziano che l’innesto da cui deriva il titolo del film Inception è una forma di manipolazione. Questa viene vista da Serena come una cosa oggettivamente negativa. Stefano ha rivisto quello che è uno dei suoi film preferiti mentre a Lorenzo il film non è piaciuto tanto. A Raul Inception è risultato noioso.

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